Il mio viaggio #overtherules con Andrea Cavallo Perin

Immaginate di avere una pentola a pressione con dentro dei colori. Bene, fatela esplodere.
Avete davanti a voi l’immagine?

Ecco, questa è stata la sensazione che ho provato quando ho chiuso la telefonata con Andrea Cavallo Perin.
Una carica di adrenalina. Tanti aneddoti e molti episodi.
Caos disordinato.
Uno scambio di idee e un mucchio di curiosità ancora da esaudire.

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Ma chi è Andrea? è lui.
(Ci sono quelle volte in cui i link possono essere trascurati. Ecco, non è questo il caso: cliccate prima di continuare a leggere!)

15 giorni.
Da Torino fino a Messina , dove ha passato volutamente la notte in spiaggia.
Ma questo l’ho scoperto alla fine. Partiamo dall’inizio.

7 Agosto la condivisione di quel video sulla bacheca di un’amica comune.
Il suo viaggio e la mia curiosità.
Passiamo per facebook. Ti va di raccontarmelo? Certo, sentiamoci al telefono.

Un botta e risposta di presentazioni velocissimo e Andrea inizia a raccontarmi, a raccontarsi.

La cosa bella è che non c’è bisogno di rompere il ghiaccio. Entriamo subito in sintonia.
E lui entra subito nel vivo.
Era di ritorno da una riunione di lavoro “incontro un ragazzo, 20 anni, in autostop tenta di raggiungere la fidanzata che non vede da 8 mesi. Non vado in quella direzione e il passaggio che posso dargli rischia di rendere il suo viaggio ancora più difficoltoso. Sono le 20:00 passate, c’è un’alta probabilità che resti la notte fuori. Così gli offro ospitalità promettendogli un passaggio l’indomani”.

Andata.
Il ragazzo dall’accento simpatico, sale in macchina.

“Passiamo una serata bellissima” mi dice.
Il giorno dopo, quando arriva il momento di separarsi, Andrea prova una sensazione pazzesca, sente di aver fatto parte di un Viaggio, di qualcosa di grande.

Questo pensiero così pazzesco e così intenso, genera però un vuoto.
Ed è proprio questo a trasformarsi in uno stimolo: non riesce ad accontentarsi di quel briciolo di felicità.

Questo binomio di sentimenti contrastanti gli fa compagnia durante il Cammino di Santiago, (che sta facendo in più tranche), tanto da fargli buttar giù la bozza del video.
(L’avevo detto io che dovevate cliccare!)
E sì, è tra quei sentieri che nasce il più bell’esperimento di interazione sociale al quale io abbia mai assisistito.
E non solo io.

18.000 visualizzazioni in meno di un mese.

17 Agosto. Si Parte.

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E il plurale non è maiestatis.
Si parte, partiamo tutti insieme.
Questa esperienza è stata possibile grazie a chi ha deciso di sentirsi parte integrante di questo viaggio.

“Avrei potuto girare semplicemente l’italia in autostop. Ma non sarebbe stato lo stesso.
Quello che desideravo era permettere a più persone possibile di provare la stessa sensazione che avevo provato qualche mese prima.

E così è stato.
Questo viaggio Andrea lo ha fatto insieme a migliaia di persone.
Insieme a chi ha trasformato il like di facebook in un passaggio, i commenti in un pasto frugale e chi ha condiviso offrendo un letto o alla peggio un divano.
Insieme a me che lo sto raccontando, a voi che state leggendo.

Cerco di placare la mia curiosità, ma sento che stanno per partire le mie domande a raffica.

Hai mai avuto ripensamenti?
“mai, e non appena pensavo ad eventuali ostacoli, l’entusiasmo e il supporto di tutte le persone che mi hanno incoraggiato, era sufficiente per rafforzare le mie convinzioni”

Tanti posti, tante persone. Senza pensarci, dimmi la prima tappa che ti viene in mente.
…non riesco, penso a dirtene una ma mi viene subito in mente quella prima o quella dopo…”

Non demordo.
“Ok, se devo scegliere Napoli. Le persone, la città.. ti prende, ti trasporta, ti porta via.”
Come dargli torto.

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Photo Courtesy: Lorenzo Franco

Continuo chiedendogli se l’itinerario seguito fosse già pianificato da casa
Mi dice di no, che ha fatto scegliere alle persone che lo hanno supportato. Che ha scelto in base alle proposte arrivate di volta in volta.

Con un video-buongiorno e senza sapere dove andrà.
E’ così che inizia ogni giornata.

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Ho letto su fb che qualcuno non ha capito lo scopo di ciò che hai fatto. Scrivono che volevi semplicemente farti una vacanza a zero spese…
A chi ha criticato a prescindere, ho cercato di spiegare almeno una volta – almeno una – il perché di questo progetto.
Così è stato insegnato a me: ad ascoltare prima di giudicare. Ma è così, non si può piacere a tutti.

Le parole continuano a scorrere.
Andrea mi racconta un mucchio di cose.
Mi dice che è rimasto sorpreso dal fatto che la maggior parte del supporto è arrivato da ragazzi della nostra età.
Mi racconta dell’esperienza a Campo Martio dove un gruppo di ragazzi si ritrova ogni anno per una rievocazione storica.
“nessuno può portare nessun tipo di tecnologia. Stavolta è stata fatta un’eccezione solo per me. Si da vita ai secoli passati.

Poi mi spiega che ha ricevuto un passaggio da un responsabile marketing di Yoox “una persona molto precisa, rigorosa. Ed io nel lavoro sono così.”
E’ a questo punto infatti, che mi dice che ogni persona che ha incontrato, ha saputo tirar fuori un aspetto diverso del suo carattere.
Che ha incontrato persone molto diverse, che ha accettato il passaggio di Francesco “abbiamo rischiato la vita 3 volte in 30 kmho perso 10 anni di vita!”

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Parliamo di Ascoli, del fatto che inizialmente non avrebbe saputo dove appoggiarsi e che non sarebbe stato un problema dormire fuori. Che poi ha incontrato chi gli ha sapientemente fatto apprezzare il fascino inaspettato di questa città.

Presto monterà un video con queste immagini ed io, non vedo l’ora di vederlo.

Alessia, Lorenzo, Francesco, Jeka, Federico…e quanti nomi poter fare ancora.
Questo di cui avete appena preso parte, è stato il loro viaggio e di tutti coloro che nella vita vogliono sentirsi e vivono #overtherules.
Il viaggio di chi lo ha tatuato, ma anche di tutti quelli che hanno risposto ad una richiesta per decidere come tatuarlo.
Per questo la scritta è rivolta verso l’esterno “perchè tutti possano leggere, perchè l’esperienza è di tutti”

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Tattoo realizzato da Jhon Tatto Studio

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E’ arrivato anche per noi il momento dei saluti.
Ringrazio Andrea. Lui fa altrettanto con me.
Con un sentito e reciproco in bocca al lupo ci diamo appuntamento a Torino.

E’ stata la nostra parte di Viaggio insieme.
Ed ora che ve l’ho raccontato, è senza dubbio anche un pò vostro.