“Perché proprio in Russia?”

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Fino a qualche giorno fa la risposta a questa domanda era semplicemente il frutto di una sensazione. 

Oggi è qualcosa di più di un istinto e qualche diario di viaggio.

Oggi è l’imponenza di Mosca a salire sul palco e a spiegare il perché.

Dici imponente e pensi a monumenti massicci, grattacieli importanti, opere grandiose.
No, c’è di più.

Strade enormi, una Piazza Rossa così grande da fare spavento, centri commerciali che sembrano videogiochi.
Si, ma c’è di più.

L’imponenza di Grande Madre Russia.
Di un paese che sa di essere il più esteso al mondo e che non perde occasione per ricordartelo.
Una città che non si scomoda a parlare inglese (figuriamoci Italiano), fortemente radicata al cirillico, perpetuato ovunque.

Ma se il primo giorno ti senti perso, se alla prima corsa metro non sai in che direzione stai andando nell’odissea sotterranea che ti si palesa davanti dove nessuna indicazione appare chiara (nessuna)

La realtà è che basta far passare qualche ora, beneficiare del dovuto riposo e abbandonare le reticenze europee…per accorgerti che la metro di Mosca non è un campo minato con sole scritte nemiche, ma un museo sotterraneo capace di stupirti ad ogni fermata (oltre che in grado di portarti ovunque)

Che il mare è lontano ma ci sono mille modi per far vivere l’estate. 
Mosca è tanto, infinito verde ad ogni angolo della città e la possibilità di beneficiare di svariate pause relax tra una decina di km e l’altra.

È Park Kultury, per il giorno e via Arbat per la sera dove un pullman fatto pub diventa il posto più caratteristico per brindare con due birre e vivere il Sabato sera Russo.

È cibo non troppo invitante e un Cremlino meno entusiasmante di quello che immaginavo…
È pantalone rosso, abbinato a maglietta celeste e sandalo arancione (insomma, una moda non proprio all’avanguardia)
È una città dove le sigarette si vendono a 50 rubli (pari ad un euro) ma nascoste dietro ad un telo quasi fosse contrabbando.

È la sensazione che si tratti di una città non facile da capire e dove difficilmente lasci il cuore con un breve city-break…ma questa mia Mosca è pura serenità, lunghe camminate, giornate senza orari e intense riflessioni.

Quello che cercavo, di cui avevo bisogno.

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